Sant’Eufemia

Sant’Eufemia della Fonte, nota anche come Sant’Eufemia, è una frazione di Brescia con una popolazione di circa 3500 persone. È stata comune autonomo fino al 1928. L’abitato si sviluppò attorno al monastero, dedicato a Sant’Eufemia Calcedonia, che era sorto nel 1008 ai piedi del colle Maddalena per volontà del Vescovo di Brescia Landolfo allo scopo di sostenere le bonifiche in atto nella zona.
Al termine della seconda guerra di indipendenza italiana e a seguito dell’assegnazione delle province lombarde al Regno di Sardegna (dal 1861, Regno d’Italia), Sant’Eufemia fu inserita nel mandamento III di Brescia appartenente al circondario I di Brescia dell’omonima provincia.
Con il Regio Decreto 7 settembre 1862, n. 830, la denominazione del comune divenne Sant’Eufemia della Fonte allo scopo di distinguerla da altre località omonime. Sulla base della legge relativa agli ordinamenti comunali del 1865, la municipalità fu retta da un Sindaco, una Giunta e da un Consiglio. Nel 1928, con Regio Decreto 27 settembre 1928, il comune fu soppresso e aggregato a Brescia.